Acquistando direttamente dal produttore si risparmia? Dipende

Acquistando direttamente dal produttore si risparmia? Dipende

7 Luglio 2018 2 Di Giada Biagioli

C’è un grande dilemma che aleggia nell’aria: acquistando direttamente dal produttore, saltando l’intermediazione del dettagliante, si risparmia o no? Dipende, la risposta non è semplice e immediata come si potrebbe pensare.

Per una valutazione intelligente sul risparmio in termini di denaro, è importante fare delle riflessioni:

1. Diamo valore alla qualità. Non possiamo confrontare le arance di Sicilia con le arance provenienti da chissà quale città, di chissà quale Paese, raccolte chissà quando e conservate chissà come. La tracciabilità di un prodotto è fondamentale, così come acquisire la consapevolezza che dietro ad un prodotto di qualità ci siano costi più ingenti da sostenere, non solo di produzione ma anche di remunerazione di personale specializzato.

2. Tuteliamo le ricchezze del nostro territorio. Quando parliamo di territorio intendiamo non solo la tutela del prodotto Made in Italy, ma ci addentriamo ancora di più nella tutela del prodotto locale. Se in Toscana non riconoscessero il valore del Brunello di Montalcino, come potrebbero percepirlo persone dall’altra parte del mondo? Impariamo noi per primi a riconoscere il valore di un frutto, di un vino, di un tartufo, di un tipo di carne e ad apprezzarne gusto e sapori, caratteristici della nostra terra.

3. I prodotti locali o nostrani hanno un volto. Questi prodotti hanno il volto del produttore che la mattina sta scaricando la cassetta di frutta o verdura al supermercato, proprio nel momento in cui state arrivando. I prodotti locali hanno il volto del macellaio che vende la carne di animali allevati in prima persona. Raramente i prodotti preconfezionati che acquistiamo hanno un volto, molto spesso hanno semplicemente un marchio (sperando che dietro non ci sia una multinazionale!).

4. Impariamo ad apprezzare le cose buone, poi le cose belle. Il bello piace, a tutti. Siamo uomini e ne siamo affascinati. Quando si parla di cibo, anche l’occhio vuole la sua parte, sicuramente. Ma non dimenticate che un frutto rovinato, molto spesso non è sinonimo di un frutto dal gusto cattivo. Anzi, è probabile che prima di voi sia passato un uccello a pizzicare, proprio a testimonianza della qualità di quel prodotto! Ricordiamo che sul raccolto, e di conseguenza sul prezzo, incidono tanti fattori, dal clima, alle stagioni, fino alle malattie (anche le piante si ammalano!).

In conclusione, confrontando prodotti uguali per “categoria” e qualità, è probabile che acquistando dal produttore si risparmi qualcosa rispetto all’acquisto in negozio/supermercato. Invece, è pressoché scontato che se confrontassimo il prezzo di vendita al dettaglio del produttore locale, con il prezzo di uno stesso prodotto che trovate sullo scaffale di un supermercato, ma di qualità nettamente inferiore, e proveniente da chissà dove, quest’ultimo costi meno.

Tuttavia, quello che vi chiediamo, soprattutto per voi, è: non fermatevi a questo. Non fermatevi solo al prezzo, valutate, riflettete e poi scegliete. Con consapevolezza.

Un’ultima cosa, abbiamo volutamente parlato di risparmio, perché se avessimo parlato di guadagno, o meglio di ‘guadagno in salute’ non ci sarebbe stata decisamente storia. Tuteliamo il prodotto locale, ma tuteliamo e preserviamo noi stessi e la nostra salute. Ricordiamo sempre che siamo ciò che mangiamo.